È stata confermata da una circolare Inps che le trattenute pensioni Inps 2017 previste saranno pari allo 0,1%, a causa della bassa inflazione registrata nel 2016.
Le trattenute pensioni Inps 2017, secondo quanto riportato dalla circolare Inps potranno essere detratte dall’importo pensionistico a partire da mese di aprile, e non da febbraio come ci si aspettava.
Trattenute pensione Inps pari allo 0,1%
Le trattenute pensioni Inps 2017 pari allo 0,1% verranno detratte tramite quattro rate a partire dal mese di aprile 2017 con il limite di 1 euro per ciascuna rata. Tutti gli importi inferiori ad un euro potranno essere corrisposti tramite soluzione unica. Ma a cosa sono dovute tali detrazioni sull’assegno previdenziale?
La rivalutazione delle pensioni chiamata anche perequazione, è un argomento particolarmente delicato da diversi anni già a partire dal Governo Monti, considerato poi anche illegittimo da una sentenza della Corte Costituzionale.
Nel 2014 le trattenute della pensione prevedevano un tasso fisso di rivalutazione fissato allo 0,3%. Ma nel 2015 a causa dell’inflazione venne registrata una rivalutazione dello 0,2%, un decreto del Governo Renzi bloccò quindi la restituzione allo 0,1% prevista a partire da gennaio 2016 ma mai partita.
Trattenute pensione 2016 rinviata al 2017
La manovra era stata studiata in previsione di un più alto valore registrato nel 2016 che avrebbe dovuto compensare il dato negativo dell’anno precedente. Purtroppo però le attese non sono state confermate e i pensionati oggi dovranno subire quel prelievo bloccato nel 2015 tramite trattenute pensioni Inps 2017.
Diverse le proteste portate avanti dai sindacati, ai quali non è rimasto altro che assistere all’accordo tra Governo e Inps, che hanno stabilito che la prima trattenuta sarà detratta a partire dal mese di aprile.
Spi Cgil aveva richiesto un nuovo blocco del prelievo tramite il decreto Milleproroghe essendo la cifra particolarmente limitata, ovvero circa 13 euro su ogni 1000 euro di pensione percepita, cifre che andranno comunque a incidere sui trattamenti pensionistici più bassi.
Anche la Uil pensionati ha protestato contro il prelievo dello 0,1% della pensione, sottolineando come le pensioni abbiamo perso valore negli ultimi 30 anni. Richiedendo che esista un paniere specifico per il calcolo dell’inflazione per i pensionati, come avviene in diversi paesi europei.
Inoltre l’Inps ha comunicato tramite una circolare che non c’è alcuna perequazione per le pensioni nel 2016 e nel 2017. Precisando che il decreto Mef fissa allo 0,0% l’aumento da attribuire alle pensioni tramite perequazione automatica, in via definitiva per il 2016.
In seguito a tali notizie non è previsto alcun conguaglio rispetto alla rivalutazione attribuita in via previsionale per il 2016. Il trattamento pensionistico minimo resta pari a 501,89 euro mentre l’assegno sociale sarà pari a 448,07 euro, e l’importo mensile erogato agli over 65 in difficoltà si aggira intorno ai 396,26 euro.