L’anno è iniziato da diverse settimane e, con il mese di gennaio, è partita anche la macchina delle pensioni 2017. In merito al pacchetto in questione è utile segnalare la recente opinione del segretario della Cisl Furlan che, in un convegno svoltosi a Bologna alla presenza di circa 500 delegati della sigla, ha ricordato l’importanza di velocizzare le manovre di legge legate al mondo previdenziale e di rendere immediata l’erogazione dei trattamenti pensionistici, che hanno un impatto anche sui giovani, in difficoltà a trovare lavoro a causa dell’età avanzata dei dipendenti attualmente in forze.
Inps: in una circolare chiarimenti sulla differenza tra lavoro usurante e lavoro gravoso
Nel quadro delle pensioni 2017 è utile considerare anche una recente circolare dell’Ente, che ha ufficialmente specificato la differenza tra lavoro usurante e lavoro gravoso. In cosa consiste? Per chiarirla è necessario specificare che rientrano nel novero dei lavori usuranti quelli svolti all’interno di gallerie o in miniera. La definizione ‘lavoro usurante’ può essere associata anche a quelle professioni che prevedono che il lavoratore stia a contatto con alte temperature, ma anche a tutti i lavori che si svolgono in catena di montaggio e che prevedono la rimozione di amianto.
Cosa dire invece sui lavori gravosi? Secondo la circolare divulgata dall’Ente, la definizione in questione può essere utilizzata quando si parla di professioni che prevedono la permanenza del lavoratore sulle gru, ma anche per il lavoro di conduttori ferroviari e conciatori di pelle. Lavoro gravoso può essere definito anche quello degli infermieri e delle ostetriche in ospedale.
Agevolazioni per lavori usuranti: ecco cosa sapere
Avere le idee chiare sulla distinzione tra lavori usuranti e lavori gravosi è importantissimo. Per quale motivo? Perché il quadro delle pensioni 2017 prevede delle agevolazioni solo nel primo caso. Da non trascurare è anche il fatto che si parli di un aumento del requisito contributivo che, secondo quanto riportato nella guida de Il Sole 24 Ore, potrebbe essere portato a 43 anni e 2 mesi per i lavoratori di sesso maschile e a 42 anni e 3 mesi per le lavoratrici. La decisione in merito, comprensibilmente molto attesa da molti lavoratori, dovrà essere presa entro quest’anno.
Pensione 2017: le caratteristiche dell’APE
Da citare quando si discute di pensioni 2017 è anche l’introduzione dell’APE, l’anticipo pensionistico che concretizza la flessibilità in uscita. Nello specifico si parla di APE volontario, richiedibile a partire dai 63 anni di età e solo se si hanno alle spalle 20 anni di contributi, di APE aziendale, dedicato ai lavoratori impiegati presso aziende con esubero di organico, e di APE sociale, un reddito ponte pensato per categorie particolarmente svantaggiate come i disoccupati di lungo corso e i care givers.
Cumulo dei contributi: da quest’anno è gratuito
Un’altra novità interessante inerente le pensioni 2017 riguarda il cumulo gratuito dei contributi, ideale per i lavoratori che, come i liberi professionisti, hanno avuto una carriera discontinua versando gli oneri contributivi a diverse casse.