Non è previsto alcun aumento sulle pensioni 2017 così come accaduto nel 2016, ma scatterà invece il recupero della quota di perequazione data nel 2015.Successivamente risultata in eccesso rispetto all’inflazione registrata nello scorso anno, quota prevista pari allo 0,1%.
Da una circolare pubblicata il 17 gennaio l’Inps ha comunicato che i trattamenti pensionistici rimarranno bloccati a causa dei prezzi fermi, considerando che l’inflazione del 2015 è risultata inferiore rispetto alle aspettative. Inoltre sottolinea che non sarà più corrisposto il contributo di solidarietà previsto dalla Legge di Stabilità fino al 2016, applicato a tutte le pensioni superiori a 14 volte il minimo.
Pensioni 2017 news: fissato allo 0,0% l’aumento delle pensioni
Il Ministero dell’Economia tramite il decreto del Mef fissa allo 0,0% l’aumento in base alla perequazione automatica da attribuire alle pensioni in via definitiva per il 2016. Mentre il recupero sui trattamenti pensionistici pari allo 0,1% , importo che potrà essere detratto dagli assegni a partire dal mese di aprile.
Previste quattro rate per il recupero del differenziale negativo pari allo 0,1% corrisposto nel 2015, a partire dalla mensilità di aprile 2017 con il limite di 1 euro per ciascuna rata. Gli importi inferiori ad un euro potranno essere recuperati tramite unica soluzione.
Circa il recupero relativo alle rate del 2015 il ministero del Lavoro ha annunciato un emendamento al decreto Milleproroghe con il quale si prevede di prorogare al 2017 la norma che non ha consentito il recupero nel corso del 2016.
Pensioni 2017 novità negative: non è previsto nessun aumento
Secondo quanto dichiarato dall’Inps i valori per l’anno 2017 sarebbero identici a quelli definitivi dell’anno 2016. Tutte le pensioni 2017 sono state poste in pagamento nello stesso importo di dicembre 2016. Il trattamento minimo pensionistico per i lavoratori dipendenti e autonomi sarebbe pari a 501,98 euro al mese, per un importo annuo di 6.524,57 euro.
Gli indici di rivalutazione provvisori delle pensioni 2017 si applicano anche alle prestazioni a carattere assistenziale. Per il 2017 l’importo mensile erogato agli over 65 in difficoltà economica si aggira intorno ai 369,26 euro con un limite annuo personale di 4.800,38 e familiare di 16.539,86 euro.
Mentre l’assegno sociale è previsto un importo di 448,07 euro al mese con un limite di reddito personale pari a 5.824,91 euro.
Tito Boeri, Presidente dell’Inps, risulterebbe particolarmente preoccupato riguardo l’aumento della quota delle famiglie in assoluta povertà, sottolineando quanto negli ultimi anni tale condizione sia cresciuta soprattutto tra gli under 65.
Purtroppo l’estensione della nuova carta acquisti ha escluso numerose persone che versano in condizioni di bisogno, in quanto il tasso di accoglimento delle domande è stato del 29%. Boeri ha inoltre sottolineato che il riordino delle prestazioni assistenziali non dovrebbe riguardare solo i nuovi trattamenti ma anche le pensioni in pagamento, per evitare di operare scelte discutibili e contraddittorie.