Luigi Di Maio, il candidato premier del Movimento 5 Stelle alle elezioni del 4 marzo, ha escluso ogni possibilità di grande coalizione di governo dopo l’esito elettorale. Tuttavia, ha aggiunto, in assenza di vincitori, garantirà il suo contributo per la tenuta del governo. Lo ha dichiarato ieri pomeriggio durante la trasmissione “In Mezz’ora” su Rai 3, condotta da Lucia Annunziata.
La sua disponibilità alla futura tenuta del governo sarà sui singoli temi con cui costruire assieme agli altri eventuali attori politici il programma di lavori della legislatura. Ha proposto la firma di un contratto sul programma.
Il leader del Movimento 5 Stelle si mostra piuttosto sicuro della forza del movimento che rappresenta. Dichiara percentuali del 35, 36% al Sud. E sembra sfidare ironicamente il centro-destra, dicendo che se candidano Brunetta Ministro dell’Economia, i 5 Stelle potranno arrivare tranquillamente al 40%.
Ne riconosce la consistenza di nemico da battere. E afferma che Berlusconi e Salvini non fanno altro che litigare dalla mattina alla sera.
Afferma l’impegno di presentare al Presidente della Repubblica prima della data delle elezioni di domenica 4 marzo, una lista di eventuali ministri. E di volerlo fare pubblicamente, per dare un segnale chiaro sulla qualità di patrimonio umano su cui investire.
Anticipa già il nome di quello che sarebbe il suo Ministro per l’Ambiente, ossia il generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri Sergio Costa. Quest’ultimo si è distinto per aver combattuto i crimini ambientali. E Di Maio sottolinea come in ogni regione di Italia ci sai un’urgenza ambientale.
Preannuncia l’impiego di donne nei ruoli chiave e l’istituzione di un ministero per la Qualità della vita e il Benessere dei bambini, da affidare proprio ad una donna. Conclude sottolineando la natura del suo appuntamento presso la Presidenza della Repubblica. Vale a dire mostrare credibilità e affidamento in tempo utile in materia di ministri, nonché cortesia istituzionale.